La traiettoria del WorldSBK nel 2019: Un vantaggio grande… è volatile
Wednesday, 17 July 2019 10:52 GMT
Ogni Round implica delle modifiche nel punteggio nel WorldSBK, quest’anno sono state portate all'estremo. Come si è trasformato il vantaggio di 81 punti di Bautista in uno svantaggio di 61?
Nella prima parte del Campionato del mondo MOTUL FIM Superbike 2019 abbiamo raccontato molte storie molto diverse, sempre con Alvaro Bautista (ARUBA.IT Racing - Ducati) e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) in piena battaglia per la supremazia nel SBK®. Hanno condiviso 23 straordinarie vittorie nelle prime 25 gare dell’anno ed è tempo di guardare indietro per analizzare come è stato creato il punteggio dello spagnolo che da grande avvantaggio, inizia la pausa estiva in seconda posizione dopo soli due Round.
I primi tre appuntamenti hanno visto un totale dominio di Bautista. Nove vittorie ottenute in Australia, Thailandia e Spagna. Nemmeno la neve ha fermato il 34enne che vinse due gare in Olanda e arrivò ad Imola con un vantaggio di 55 punti. Al dominio di Bautista, Rea ha risposto dando il massimo. È arrivato secondo nelle prime 10 gare dell’anno, prima di cedere in Gara 2 ad Assen, dove arrivò terzo alle spalle dell’eroe locale Michael van der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team).
Però la situazione è cambiata drasticamente a Imola, una pista dove Rea poteva sperare di superare il proprio rivale in campionato. Due vittorie per il nord-irlandese (Gara 1 e la Tissot Superpole Race) prima che Gara 2 venisse cancellata. Il distacco si è ridotto di 43 punti e, all’improvviso, Jonathan Rea sembrava avere speranza. Senza dubbio, Jerez è stata devastante per il campione del mondo in carica che è stato penalizzato dopo aver fatto cadere Alex Lowes (Pata Yamaha WorldSBK Team) all’ultima curva di Gara 1, per poi terminare la Tissot Superpole Race in quarta posizione. Il suo vantaggio, dopo tutto, era di 61 punti.
Senza dubbio, le cose hanno iniziato a complicarsi per Bautista quando è caduto la prima volta in Gara 2 nella pista andalusa. Rea arrivò secondo però la differenza dal leader della classifica si è ridotta a 41 punti, la più bassa prima di Assen. L’errore di Bautista in Gara 2 ha segnato l’inizio di una striscia negativa di risultati che è finito a terra almeno una volta in tutti i Round successivi. Rea invece si è avvicinato sempre di più alla vetta della classifica vincendo le tre gare di Donington Park e poi due in California, in quello che è stato il peggior fine settimana per Bautista che ha ottenuto un solo punto trovandosi così con un distacco di 81 punti.
In totale, i punti recuperati da Rea in 10 gare sono stati 142, era qualcosa difficile da immaginare, un recupero simile non si era mai visto nella storia del WorldSBK.
In generale, il vantaggio di 81 punti sarebbe sufficiente per vincere il titolo a questo punto della stagione, però con tre gare per Round e l’imprevedibilità del campionato 2019, chi si assicurerà la corona?
Non è solo il distacco tra i primi due a richiamare l’attenzione visto che anche il terzo posto in campionato sta dimostrando di avere nuovi contendenti. Da un massimo di 94 punti che divideva il terzo dall’ottavo in classifica, dopo Gara 2 a Jerez, si è ridotto a 50. Il sesto, il settimo e l’ottavo sono salito sul podio a Laguna Seca: Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing), Chaz Davies (ARUBA.IT Racing - Ducati) e Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team). È una battaglia alla quale partecipano quattro costruttori e al momento è il duo del Pata Yamaha WorldSBK a trovarsi in vantaggio con Alex Lowes e Michael van der Mark.
Con le battaglie intense e serrate in tutto il gruppo ad ogni gara diventa molto difficile indovinare come oscillerà il vantaggio di ogni pilota nei prossimi Round. La battaglia per il terzo posto tra i piloti ufficiali Yamaha è in pericolo? Qualcuno potrebbe potenzialmente colmare il divario tra il primo e il terzo che attualmente è 213 punti? Sono tante le domande che sono le corso dei prossimi fine settimana troveranno risposte.
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